martedì 16 ottobre 2012

Autunno lungo il fiume Foro



L'autunno in Val di Foro diventa una tavolozza di colori: dall'argento dei salici all'oro intenso dei pioppi, dall'ocra dei querceti al rosso porpora delle viti ormai spoglie dei frutti, dal verde dai riflessi argentati degli ulivi collinari al blu delle macchie lungo il tragitto del fiume.  

Dall'inizio della stagione la via principale, da Francavilla fino alle pendici della Majella, si carica dei profumi delle uve mature e ad ottobre dei mosti già in fermentazione. 

Più su, in montagna il verde predomina ancora tra la folta schiera di abeti, pini e tassi, ma cominciano a indorarsi i faggi contrastando il forte rosso degli aceri montani e, in lontananza, si sentono i cervi bramire intenti nel conquistare il loro harem.  

  A Pretoro si organizzano le classiche passeggiate autunnali di montagna; a valle la festa di San Martino  nelle cantine della zona apre le danze all'autunno dei nuovi vini e ci prepara per il periodo natalizio. 





giovedì 19 luglio 2012

I mulini rupestri di Pretoro



Sulla nostra tanto amata Majella, l'uomo viveva in simbiosi con la natura e ne ricavava vantaggio senza modificare l'ambiente che lo circondava. Lungo il percorso del fiume Foro, tanti erano i mulini ad acqua, ma certamente molto particolari erano e sono quelli presenti a Pretoro, completamente ricavati nella roccia. Attraverso una discesa ripida nella vallata sottostante il paese si trova infatti la Valle del Foro e, quasi nascoste, si rivelano a noi importanti testimonianze della presenza millenaria dell'uomo: due mulini rupestri, unici nel loro genere in Abruzzo e tra pochi in Italia, un vero e proprio esempio di archeologia industriale tipica del luogo e strettamente legata all'acqua. La loro costruzione è dovuta proprio all'incessante e tumultuoso infrangersi delle acque che, non permettendo di creare mulini a ruota o a pala, necessitava di una costruzione più forte, capace di resistere alle rovinose alluvioni che periodicamente si verificavano e che spesso scalzavano dalle fondamenta le strutture murarie. Questi opifici servivano a produrre farine di grano tenero, per la panificazione, di grano duro per la produzione di pasta, di cereali e di legumi per l'alimentazione degli animali; possedere un mulino era quindi, di fatto, economicamente e strategicamente molto rilevante.




I primi documenti che citano i mulini risalgono al 1059 quando furono donati ai monaci benedettini di San Salvatore a Majella, monastero sotto la protezione dell'Abbazia di San Liberatore a Serramonacesca. Le connessioni con la cultura monastica sono molte, lungo tutto il tracciato della valle: dalla riorganizzazione degli insediamenti produttivi, al ripristino dei sistemi colturali, alla valorizzazione degli scambi commerciali e culturali connessi ai tratturi, alla gestione dei pascoli fino, appunto, al controllo delle acque.









L'importanza del diritto delle acque si mostra anche da una vertenza del 1758 che vede contrapporsi il comune di Pretoro e il connestabile Colonna, vecchio feudatario del paese: quest'ultimo, che rivendicava a sé il diritto feudale esclusivo del fiume Foro, perse la causa e un mulino comunale venne costruito proprio a monte di quello feudale, sfruttando di fatto al meglio la potenza delle acque. E' attestata nel 1887 la creazione di un altro mulino (Mulino Taddei) con annessa tintoria. 
Nel tempo resistette solo il mulino comunale che lavorò ininterrottamente e ufficialmente fino al 1935-36 con l'ultimo mugnaio pretorese di nome Pietro Colasante. 
Alla luce di queste brevi indicazioni, vi invito a conoscere il resto nella prossima passeggiata ...



mercoledì 4 luglio 2012

Lo sbocco sul mare

 

La Val di Foro ha mille peculiarità; la più evidente e, ahimé, quella che meno viene sfruttata, è la vicinanza tra mare e montagna, una risorsa che poche zone in Italia hanno e che molti saprebbero ben utilizzare a proprio vantaggio; come spesso succede in questi casi "chi c'ha il pane non c'ha i denti e viceversa". 



"Tra lu mare e la muntagne" si passa attraverso mille scorci caratteristici, ricchi di storia, folklore e peculiarità gastronomiche. Dal blu del mare che si confonde con l'azzurro del cielo, al verde delle vigne e all'argento degli uliveti, all'oro dei campi di grano verso Roccamontepiano e dopo Rapino, si ritorna al verde-blu della Majella che si staglia imponente sopra l'azzurro del cielo e il bianco delle nuvole.

A questa immagine idilliaca, che molti stranieri invidiano venendo dalle nostre parti, si contrappone, purtroppo,  in alcuni momenti dell'anno e  in certe zone della valle, come proprio la nostra foce, un'immagine di sporcizia che vorremo presto cancellata: il fiume rimane vittima della spazzatura portata dalla corrente a valle dai paesi di collina, un po' colpa dei cittadini, un po' anche delle amministrazioni che rimbalzano a destra e sinistra le competenze in materia di rifiuti e, per finire, diviene preda in estate di turisti sporcaccioni. 
Ci auguriamo che presto questa tendenza negativa vada a dissolversi, visto anche che la direzione comunitaria in fatto di ambiente sta dirigendosi sempre più verso la salvaguardia soprattutto di fiumi e coste; prospettiamo quindi per il futuro della valle un turismo sempre più eco-sostenibile e responsabile in risposta alla crisi dell'industria e un piano regolatore univoco da parte dei comuni che permetta di sfruttare le esclusività e le energie positive che già sussistono nelle nostre zone.  

giovedì 10 maggio 2012

UNA STRADA DEL VINO POSSIBILE: LA VAL DI FORO

Cantine aperte è alle porte e la Val di Foro propone diverse possibilità di scelta, essendo un territorio vocato alle diverse espressioni  vitivinicole della regione, ricco di variabili pedoclimatiche, in quanto è possibile percorrere un tracciato naturale che va dal mare Adriatico alla Majella. 
 Logo Cantine Aperte 20 anni




Le cantine che partecipano all'evento nazionale e, ormai, sempre più internazionale sono: 
Az. Agr. Ciavolich C.da Cerreto, 37 66010 - MIGLIANICO Tel: 0871 958797 
Cantina Miglianico Via S. Giacomo, 3866010 - MIGLIANICO Tel: 0871 958321 
Tenuta I Fauri  Contrada Serepenne - VILLAMAGNA  Tel: +39 0871 332627
Fattoria Licia Via Val di Foro, 6466010 - VILLAMAGNA Tel: 0871 300252
La Cascina del Colle Via Piana, 85/a 66010 - VILLAMAGNA Tel: 0871/301093
Valle Martello Via Valle Martello, 1066010 - VILLAMAGNA Tel: 0871 300330
Fattoria Buccicatino Contrada Sterpara, 33 66010 -VACRI Tel. 0871/720004  
Az. Agricola Minnucci C. da Colle Sant'Antonio 66011 - BUCCHIANICO Tel: 0871 64525Fax: 0871 64525



I programmi dettagliati li potete trovare sul sito: 
http://www.movimentoturismovino.it/  nella sezione novità dalle cantine

L'occasione è gradita per restare un po' più di tempo e magari vivere per alcuni giorni il Foro e la sua gente: artigiani, scultori, passeggiate a cavallo, pesca sportiva, golf, passeggiate al parco della Majella, visita dei paesini e dei monumenti più importanti che potete trovare anche sui link di questo sito .

domenica 29 aprile 2012

MAGGIO, UN MESE RICCO DI EVENTI RELIGIOSI



A Maggio la vallata si riempie di feste e manifestazioni religiose e popolari a cui vale la pena partecipare. Si comincia già con la festa alla Calcara di San Camillo che rievoca il miracolo  dell'agnello "Martino" riportato in vita dal santo dopo che venne bruciato e mangiato dai muratori della fornace. (fonte: http://bucchianico.net/san-camillo-de-lellis/la-calcara-3629)

Da questa rievocazione iniziano poi tutti i festeggiamenti in onore di Sant'Urbano che culminano con il corteo dei Banderesi del 27 maggio e la "ciammaichella" rievocazione storica della battaglia tra Bucchianico e Chieti.  



Poi la prima domenica di Maggio si arriva fino a Pretoro, per ammirare la famosa festa di San Domenico e il lupo: il lupo rapisce un bambino e il santo, chiamato dai genitori ammansisce il lupo riportando a casa il figlio.  ( fonte: http://www.comune.pretoro.ch.it/lu-lope-e-il-miracolo-di-san-domenico.htm )

ITALY - RAPINO (CH)
Festa delle Verginelle (prima domenica di maggio)
processione con la statua della Madonna
Il 13 maggio a Vacri si rinnova invece il pellegrinaggio che dalla chiesa di Santa Maria della Croce a Vacri porta circa 500 fedeli in cammino per circa 18 km. dalle ore 2:00 di notte verso Francavilla, nella chiesa di San Franco dove sarà celebrata la santa messa in onore della Madonna. 
Maggio è anche il mese della Madonna.  
L'8 maggio a Rapino si svolge la processione delle verginelle, ricca di elementi  simbolici che ricollegano questa festa ad antichi riti agrari legati alla fecondità della terra. Le protagoniste sono "le verginelle", bambine tra i 6 e i 10 anni che vestite di bianco e rosa e adornate di fiori vengono offerte simbolicamente alla Madonna di Carpineto perché propizi la pioggia. (fonte: http://www.giovannirinaldi.it/page/tradition/rapino/ )


venerdì 30 marzo 2012

Primavera 2012

Dopo la grande nevicata di Febbraio, è finalmente tornata la primavera. La vallata si riveste di colori vivi e brillanti, echeggiano il suono gracchiante delle gazze ladre e il cinghettìo dei numerosi piccoli uccelli  che popolano le rive del fiume.
In alcuni punti della valle predomina il sentore forte della mentuccia, in altri il profumo intenso delle violette, in altri ancora il gusto dolce della calendola. 

 Il fiume gorgoglia placido e lento, le bici corrono lungo la statale, i cavalli lungo le sponde del Foro e iniziano le prime passeggiate di primavera.


venerdì 2 marzo 2012

E' tempo di sciare: la Majelletta e Passolanciano

Dopo la copiosa neve che ha imbiancato la nostra Majella, è arrivato il tempo di sciare, complici anche le belle giornate di marzo. 
Il bacino sciistico di Passolanciano- Majelletta si trova all'interno del Parco Nazionale della Majella, in un suggestivo ed ampio anfiteatro  diviso tra i comuni di Pretoro e Rapino ed è uno dei più spettacolari fra quelli della nostra regione per via del fantastico panorama che offre agli sportivi. Dai  1306 metri di Passolanciano fino ai 1995  della Majelletta, è possibile sciare con sotto gli occhi sempre il mare Adriatico. La seggiovia e gli otto skilift della zona servono ben 16 piste di discesa ripartite tra i diversi livelli di difficoltà. Vengono poi tracciati anche due ampi anelli per lo sci di fondo  La seggiovia e gli otto skilift della zona servono ben 16 piste di discesa ripartite tra tutti i diversi livelli di difficoltà: due nere, nove rosse, cinque blu. Vengono poi tracciati anche due ampi anelli per lo sci di fondo, un attrzzeto snow park, campi di neve per carving e sci-alpinismo (fonte http://neve.abruzzoturismo.it/schedalocalita.php?IDLocalita=16

lunedì 20 febbraio 2012

La nevicata del 2012

Quando la neve arriva dai Balcani la nostra vallata, scoperta proprio da quel lato, si imbianca in pochissimo tempo e la Majella, nostra protettrice dai venti gelidi del nord-ovest, diventa l'unica montagna in Italia così imbiancata; se poi, come quest'anno, la neve arriva abbondante e insistente anche la valle, solitamente influenzata per breve tempo dalla perturbazione, si lascia invadere per più tempo da quel candore che copre, purifica e nasconde le cose più brutte.           
La neve porta sicuramente disagi, a volte anche danni e problemi seri, ma nel nostro caso la valle ha acquistato quel meritato riposo che da tempo non avvertiva. Alcuni hanno lamentato rotture di vigneti ... ma solo lungofiume, altri di uliveti e frutteti, ma gli alberi sanno come riemarginare le ferite.
La neve rende migliori le persone: rallenta il ritmo delle giornate, ci fa riavvicinare alla natura circostante, agli animali, e ci ricongiunge agli altri, spesso dimenticati per mancanza di tempo o per le vicissitudini della vita quotidiana. E, in più, riporta a quell'equilibrio che poco più di una cinquantina di anni fa era la normalità del ritmo cadenzato delle stagioni, un ritmo che i nostri contadini sapevano ben usare e sfruttare a proprio vantaggio e che oggi, complici le catastrofiche notizie della tv, ci ha resi più vulnerabili. Vorremmo sole tutto l'anno, temperature intorno ai 20 gradi, col climatizzatore, magari; forse dovremmo un po' rimetterci alle condizioni che detta nostra madre natura, che spesso, l'abbiamo visto, può trasformarsi in matrigna se mal curata.