giovedì 29 aprile 2010

COMITATO FIUME FORO

Il Comitato di Cittadini per la Salvaguardia del fiume Foro nasce dall’esigenza di mettere fine ad una serie di scempi ai danni del fiume Foro, del suo ecosistema e, di conseguenza, della salute di tutti i cittadini; la lenta e inesorabile distruzione del fiume, iniziata già negli anni ’70, sta raggiungendo oggi il suo tragico epilogo nonostante sia tutto sotto i nostri occhi. E’ arrivato il momento di agire; è arrivato il momento di prendere in pugno la situazione e di salvare il salvabile, affinché almeno i nostri figli possano godere di un’area che fino a pochi anni fa era ancora intatta.
Si parla di parco fluviale ormai da decine di anni, ma le amministrazioni tardano a divulgare informazioni corrette e precise al riguardo e non si decidono ad incontrarsi per attuare un piano condiviso; l’assenza di tutela ha comportato di conseguenza per molti anni l’attuarsi di decisioni private in un’area molto vasta, naturalmente turistica, passaggio obbligato tra mare e montagna, e l’ha fatta diventare così sede di captazioni non autorizzate, discariche abusive, stabilimenti che svolgono attività insalubri, zone ad alta concentrazione di prefabbricati a destinazione industriale, capannoni abbandonati che divengono rifugio di attività “poco chiare”.
Dopo anni di attesa, anche nella popolazione, ormai stanca di speculazioni e abbandono, si fa avanti l’idea di bloccare le deturpazioni di un’area pesantemente degradata e sfruttata e cercare quantomeno di proteggere e rendere fruibile quelle aree ancora incontaminate.
Giovedì 22 Aprile 2010, a seguito di una riunione fra liberi cittadini da loro suggerita per parlare del problema sull’insediamento di un’attività di stoccaggio di rifiuti tossici nel territorio di Montupoli, si è reso necessario attivare un comitato, formato da residenti indipendenti affinché si intraprendano quelle azioni che assicurino la fruibilità delle suddette zone, presidiando il territorio e coinvolgendo gli abitanti della zona.
Il fine immediato del comitato è quello di essere il punto di riferimento di chi desidera costruire un territorio più vivibile e salubre, avere voce sulle delibere e sui piani regolatori che riguardano l’intera vallata e poter competere nella pianificazione, programmazione e progettazione di nuovi interventi e nella riqualificazione di quelli in essere.
Obiettivi a lungo termine sono:
1) riqualificare le aree verdi ancora fruibili per riportare alla normalità, laddove sia ancora possibile, il patrimonio ecologico preesistente;
2) tutelare il patrimonio storico, architettonico e il paesaggio ambientale, attraverso la riscoperta del percorso dei tratturi, degli antichi mestieri e delle attività artigianali, la rivalutazione delle vecchie cascine, la ricerca delle coltivazioni autoctone e delle erbe spontanee esclusive, la riconsiderazione dei luoghi e delle festività legate al fiume Foro.
3) Portare avanti la salvaguardia e la valorizzazione della risorsa “acqua” attraverso la condivisione di una fruizione eco-compatibile del fiume anche con altri soggetti, ma mai in danno dell’ambiente o al di fuori di leggi e regolamenti;
4) Favorire la preservazione delle popolazioni faunistiche e deglihabitat naturali, attraverso l’individuazione di un ecosistema acquatico, comprovata da sperimentazioni di riferimento o da studi scientifici di settore;
5) Creare un interlocutore non solo per istituzioni e mondo politico, ma anche per l’associazionismo sportivo e il mondo ambientalista per concertare ipotesi di gestione finalizzate non solo alla salvaguardia, ma anche allo sviluppo economico attraverso l’indotto turistico per i territori interessati.
6) Promuovere la diffusione e sensibilizzazione del principio d’uso sostenibile e compatibile del patrimonio naturale attraverso percorsi e iniziative mirate di educazione ambientale.
Più in generale, obiettivo primario rimane comunque favorire uno sviluppo compatibile e attento con l’ambiente, controllando il consumo del suolo e delle risorse naturali, ai temi dello sviluppo urbanistico, sociale, civile e culturale dei comuni appartenenti alla vallata.
Il comitato ha intenzione di collaborare attivamente con le forze dell’ordine e con tutte le istituzioni, sollecitando, qualora lo si renda necessario, le autorità con lettere, manifestazioni, invio di cartoline ai Sindaci, richieste di incontri.
Il comitato dovrà avere in particolare il compito di organizzare giornate di pulizia e di festa rivolte ai cittadini, alle scuole, alle altre associazioni e ai comitati di quartiere, operando con giornate di volontariato per costruire sentieri naturalistici e per sistemare corsi d’acqua, supportando le attività svolte da associazioni, scuole, comitati e cittadini per avviare e coordinare visite guidate, trekking e iniziative con bambini anche attraverso campi scuola coinvolgendo disabili, anziani e famiglie.
Possono aderire al “Comitato di Cittadini per la Salvaguardia del Fiume Foro” coloro i quali, individualmente o associati, sottoscrivano la presente Carta dei Principi e, condividendone gli obiettivi, si impegnino a perseguirli.
Il Comitato si riunisce periodicamente e opera, in modo snello, secondo le regole e l’organizzazione ritenute più opportune per il suo più valido funzionamento.
L’Assemblea del CFF nomina, con incarichi di durata triennale:
• una segreteria, che convoca le riunioni dell’Assemblea, che agisce su orientamento stabilito dalla stessa, che si fa carico dell’informazione – con gli strumenti ritenuti di volta in volta più adatti - verso gli aderenti per ciò che concerne le attività;
• un portavoce (che in caso di necessità può essere, su indicazione della Segreteria, temporaneamente sostituito da altri);
• un tesoriere, che risponde dei fondi messi a disposizione del Comitato per perseguire le finalità attese.
26 aprile 2010

giovedì 22 aprile 2010

PROGETTO PILOTA FIUME FORO


Volevo mettere a conoscenza di tutti i fruitori di questo blog che, spulciando da internet sul sito della provincia di Chieti (link: http://www.provincia.chieti.it/iframe.php?file=iFrame/urbanistica/ppp.php&tp=3 ) ho trovato ancora un vecchio progetto (probabilmente del 2005 o anche prima) sul quale all'epoca avevo basato tutte le mie speranze sul futuro della nostra vallata. Il progetto, che predispone addirittura "di fatto le basi per poter essere applicato anche ad altre realtà fluviali presenti nel territorio della provincia". Il progetto "nasce dalla necessità di interloquire e coinvolgere le comunità locali del sistema insediativo legato al fiume Foro.Per la gestione di tale piano viene sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Provincia di Chieti ed i sindaci dei comuni di Ari, Bucchianico, Casalanguida, Fara Filiorum Petri, Francavilla al Mare, Guardiagrele, Miglianico, Ortona, Pretoro, Rapino, Ripa Teatina, Roccamontepiano, San Martino sulla Marrucina, Vacri, e Villamagna, per avviare concretamente politiche di sviluppo e rilancio della vallata, attraverso la costituzione di una conferenza dei sindaci e la Provincia, che elabori progetti, linee programmatiche ed intese comuni contenuti nel piano unitario d’intervento che abbia una visione complessiva del territorio, una visione estensiva, non settoriale che sia la base di un processo di sviluppo integrato, utilizzando le risorse mantenendo la funzionalità degli ecosistemi (sistema naturale, antropico e sulla coevoluzione dei sistemi ecologici ed economici)."

E ancora, sulla base di questo progetto sono state fatte ricerche specifiche e "queste analisi portano alla definizione dell’ipotesi del progetto di assetto territoriale che vede proprio nella vocazione naturalistica dell’area il centro ordinatore degli obiettivi".

Sulla base di tutto ciò sono stati stanziati dalla comunità europea dei soldi (500.000 €) per il "recupero dell’area fluviale, a primavera sarà più facile passeggiare a piedi e in bicicletta a due passi dal fiume Foro. Il progetto finanziato dalla Regione propone la riscoperta del paesaggio vallivo e i sindaci del comprensorio lavorano insieme per migliorare la qualità ambientale e promuovere il turismo" ( fonte "Il Centro" 23 Dicembre 2009 http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/12/23/CH2PO_CH205.html ).

Per non parlare poi de "il Genio Civile Regionale di Pescara (che) ha appaltato 7 interventi di manutenzione e risoluzione di di criticità idraulica su alcuni fiumi di competenza regionale [...] per il Fiume Foro un intervento per un totale di Euro 100.000,00" ( fonte "Abruzzo web" 3 Marzo 2010 http://www.abruzzoweb.it/contenuti/regione-appaltati-lavori-per-fiumi-pescara-osento-e-foro/2618-268/.

Alla luce di tutto questo prego tutti voi di fare le vostre riflessioni su quello che invece sta succedendo lungo la vallata, a cominciare dai capannoni sfitti, per arrivare ai rifiuti pericolosi.

martedì 20 aprile 2010

DI CHE MORTE MORIRE?


Torno dopo un bel po' di tempo a parlare di Val di Foro. Mi ero arresa perché vedevo pochi sostenitori del blog e in questi mesi di assenza pensavo che io da sola non potevo proprio fare nulla ... poi è tornato a trovarmi Felice Marcantonio di Pretoro che mi ha detto:" come mai non scrivi più sul blog? Non ci sono più notizie ... vedo solo la mia poesia" e mi sono rincuorata perché ho pensato "le notizie vanno e vengono ... la poesia di Felice rimane in alto sulla destra"; e la poesia di questa valle va preservata più di qualsiasi altra cosa. Ringrazio i sostenitori, anche quelli che non scrivono e che continuano a ricordare la bellezza di questa meravigliosa vallata estesa tra mare e montagna che via via stanno distruggendo ... o forse preservando? Chi lo sa? E sì perchè mentre noi stiamo qui a guardare impassibili l'agonia di un fiume che non sa ancora di che morte morire, c'è gente che si sta divertendo con lui e con i suoi abitanti. Da un po' di giorni gira voce ( anzi ormai è delibera definitiva del comune di Miglianico) che in via della scuola (lungo la strada che va verso il Green Village) verrà impiantata una monumentale discarica (o stoccaggio ... non si capisce bene) di rifiuti tossici. Nel frattempo però si avvisa la popolazione che i soldi per il parco fluviale sono stati stanziati (circa 500.000 €) che serviranno al disboscamento, raccolta rifiuti, pulizia dell'alveo e valorizzazione dei siti storici e culturali. Da un articolo del centro del 23 dicembre 2009 si dice infatti che: " in primavera -( cioè ora) - sarà possibile passeggiare a piedi e in bici risalendo il fiume, inizialmente da Vacri a Miglianico dove si vedono già le prime piste". Nel frattempo si vedono enormi capannoni addossarsi sulla strada della vallata, incontrollati e senza alcun criterio urbanistico e si prevede un bel sito di "non si sa ancora bene cosa" a San Vincenzo. Tra l'altro, sono ormai 10 anni che esiste un consorzio turistico denominato, non si sa bene perché, "Valle dei Sensi", e che non ha mai voluto o potuto agire, senza parlare di quelle probabili o improbabili catene di supermercati che hanno messo l'occhio sulla nostra vallata e che potrebbero rimpinzare le casse dei comuni. Quindi, ricapitolando ... se qualcuno ci ha capito qualcosa, se qualcuno ha in mente qualcosa o se qualcuno pensa di poter spiegare siffatto caos me lo spieghi magari scrivendo in questo blog o parlando con le attività, tutte, dagli agricoltori alle industrie, dai supermercati agli artigiani, perché da qua qualcuno se ne dovrà andare ... vogliamo solo sapere chi.
Mi auguro solo che non sia proprio il fiume, ferito e ormai prossimo al triste commiato, a scatenare, nell'ultimo addio, la sua ira funesta.