martedì 25 ottobre 2011

I colori dell'autunno in Val di Foro

Il nostro fiume Foro, così come tutto l'Abruzzo, è affascinante da visitare anche d'Autunno; la Majella si tinge dei tanti colori di faggi, cerri, carpini e roverelle, e, se le perturbazioni "russe e slave" lo permettono, può capitare di imbattersi nella prima neve della stagione. 
Più giù, a valle, i salici e i pioppi si tingono di un bellissimo giallo dorato prima di far cadere le loro foglie, il fiume gorgoglia più velocemente e, dopo la pioggia, si sente il canto diurno dei passerotti. Lungo il percorso delle strade del vino ci si inebria con il profumo del mosto che bolle nelle numerose cantine e ci si prepara alla degustazione dei vini nuovi, alle serate (S. Martino in cantina - vedi elenco aziende partecipanti su http://www.movimentoturismovino.it/?section=news_region&view=1161&region=abr e alle sagre paesane (12 e 13 novembre a Miglianico sagra paesana con Castagne e Novello - Domenica 13 Novembre a San Martino sulla Marrucina, festa di "San Martino" Santa Messa alle 8:30 con processione alle 11:00, concerto dell'Orchestra Giovanile "C. Monteverdi di Ripa Teatina,  tombolata e  tradizionale festa d'autunno in piazza con Castagne, vino e olio nuovo per tutti alle ore 20:00, 20 Novembre a Villamagna "tra il Novello e la Castagna festa in piazza dalle ore 18:00) 
      


venerdì 5 agosto 2011

FARA "CIPOLLARA"


Fara Filiorum Petri, da sempre chiamata “Fara Cipollara”, proprio per l'abbondante coltivazione della caratteristica cipolla bianca, prodotto della terra tipicamente estivo, piatta e arrotondata, dal gusto morbido e dall’aroma delicato.  Si svolgerà così  i giorni 6 e 7 agosto l'appuntamento ormai classico della caratteristica Festa della Cipolla Piatta di Fara Filiorum Petri, ormai giunto alla sesta edizione, con stands gastronomici, iniziative culturali e tante cipolle.
La Cipolla Bianca di Fara Filiorum Petri
Oggi, con una grande tenacia, i produttori del posto ne hanno rintracciato le antiche sementi e hanno permesso così di riprenderne la coltivazione, facendo in modo che questa antichissima varietà di cipolla non si andasse estinguendo. Sono in corso iniziative per il riconoscimento di denominazione di origine protetta (dop) da parte della Camera di Commercio.
“La Cipolla Piatta di Fara”, spiega il Sindaco Domenico Bucciarelli, è una coltura praticata tradizionalmente nel territorio circoscritto tra i fiumi che bagnano le terre di Fara Filiorum Petri. La storia stessa di questo prodotto è legata all’evoluzione storica del medesimo territorio in cui veniva coltivato. La cipolla, infatti, si coltivava inizialmente nelle zone limitrofe al vecchio Monastero di S. Eufemia, il primo insediamento di Fara Filiorum Petri e, successivamente, in tutte le zone umide e sabbiose del paese. Purtroppo, essa, pur rappresentando un prodotto tipico del territorio farese rappresenta un prodotto difficile da coltivare con i metodi moderni e con condizioni climatiche modificate nel tempo. E’ nostra intenzione incrementarne la coltivazione e la  commercializzazione, anche attraverso contributi agli agricoltori e il riconoscimento del marchio IGT, indicazione geografica tipica”. Fonte: http://www.comunefarafiliorumpetri.it/pdf/cipolla2011.pdf

venerdì 29 luglio 2011

IN ALTO I CALICI

Da fine luglio a metà agosto in quasi tutte le località della vallata del fiume Foro si festeggia l'estate e si brinda alle stelle cadenti. Il 29, 30 e 31 luglio ad Ari si svolge la quinta edizione di "Ari sotto le stelle" evento che esalta i vini e la gastronomia tipica delle nostre località.

 Sabato 30 luglio invece appuntamento con i grandi vini abruzzesi nelle strade e nelle piazze di San Martino sulla Marrucina. La rassegna “San Martino borgo di...vino”, arrivata ormai alla nona edizione e organizzata dal Comune di San Martino sulla Marrucina in collaborazione l’Associazione Nazionale Città del Vino, unirà il piacere della degustazione del vino ai piaceri della tavola e alla musica. Infatti, percorrendo a piedi le strade del centro storico, si potranno ammirare vari spettacoli di intrattenimento e non mancheranno punti musicali che potranno accontentare i diversi gusti dei visitatori. 
Il 9 agosto dalle ore 20:30 a Miglianico in Piazza Umberto I, allestita con i colori dell’Italia, bambini e modelli sfileranno sotto il cielo stellato con vestiti e accessori delle attività commerciali di Miglianico. I calici di stelle della Cantina Miglianico e Cantina Ciavolich ci regaleranno emozioni “di...vini” e nuove stelle nascenti del canto ci allieteranno con le loro voci.

Anche alcuni vignaioli apriranno le loro cantine: il 10 agosto le stelle cadenti rinsaldano lo straordinario connubio fra vino e arte, offrendo accanto alle degustazioni una ricca serie d’iniziative che allieteranno piacevolmente, con concerti di musica jazz e classica, cortei storici, performance teatrali e giochi pirici, i tanti turisti italiani e stranieri che scelgono un nuovo concetto di vacanza estiva. http://www.movimentoturismovino.it/calici_stelle_it.html

mercoledì 13 luglio 2011

lunedì 11 luglio 2011

Conventi e abbazie della Val di Foro

Lo sviluppo e la diffusione del Cristianesimo furono possibili nelle nostre zone, ancora fortemente segnate dai culti pagani dell'epoca preromana e romana, grazie al contributo decisivo del monachesimo, che non solo svolse un ruolo pastorale di primaria importanza ma ebbe una decisiva funzione economica, sociale e culturale, contribuendo a risollevare economicamente tanti territori impoveriti dalle invasioni barbariche. 
Sulla Majella sorsero decine di eremi mentre ai piedi dei monti, lungo il corso del fiume Foro, sulla fascia pedemontana collinare, vennero edificate piccole e grandi abbazie. La maggior parte delle fondazioni benedettine della zona del Foro risalgono al periodo di conversione dei Longobardi o alla dominazione carolingia. Tutte avevano come riferimento principale il centro monastico di San Liberatore a Majella, presso Serramonacesca, il quale riceveva l’influenza diretta di quello più importante di Montecassino. 
Accanto ai monasteri cistercensi, si svilupparono nel XIII secolo, gli insediamenti francescani, i quali sembrano ricalcare, differentemente dalle altre regioni d’Italia, gli ambiti diocesani delle singole parrocchie. A cominciare da quello di Francavilla, il cosiddetto convento “Michetti”, fondato nel XIII dall’ordine degli Zoccolanti, appartenente alla diocesi di Chieti, oppure il Convento delle Clarisse di Ortona, reso possibile nel 1334-5 grazie all’importante influenza dei francescani, insediatisi nella città già dopo il 1228, anno di canonizzazione del Santo.
L’avvento dei Francescani a Guardiagrele si deve alla concessione da parte del vescovo di Chieti nel 1256 della chiesa di S.Siro, ribattezzata S.Francesco, fortemente voluta dalla contessa di Manoppello, moglie di Napoleone I Orsini. 
Degna di rilievo è la facciata del convento a Bucchianico, con ricchi particolari architettonici scolpiti nel 1770 che trovano giustificazione dal desiderio dei frati di affermare il loro prestigio sui palazzi del nuovo ordine dei Camilliani da un lato e dei principi di Caracciolo dall’altro.
A Villamagna è ancora presente la Chiesa di San Francesco, ad esempio, costruita vicino al monastero dei Benedettini. A Roccamontepiano, dopo la frana del 1765 che distrusse il centro, l’intero paese si trovò concorde circa la scelta del luogo dove ricostruire: in prossimità del monastero di San Pietro, già “diruto” a quell’epoca, dopo essere stato soppresso intorno al XVI secolo.
Così a Ripa Teatina divenne famosa la Chiesa Conventuale di S. Maria della Pietà dei minori Francescani, donata loro da Papa Paolo III nel 1535. Con la caduta dell’Ancien Régime e la conquista dei territori da parte di Napoleone si assiste alla definitiva soppressione degli ordini francescani, già avviata nel ‘600.
Proprio a Ripa Teatina si svolge il 17 luglio "Quella notte al convento", la rievocazione storico-culturale di un episodio realmente accaduto nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 1799. 
 La manifestazione ripropone l'arrivo dell'esercito napoleonico a Ripa Teatina, dopo la proclamazione della repubblica cisalpina, nell'intenzione di esportare le grandi idee illuministe nel sud dell'Italia. Invece però di trovare eserciti armati e briganti in cerca di fortuna, fuggiti prima del loro arrivo, i transalpini trovarono 7 frati in preghiera. I francesi, arrabbiati e frustrati dalla sorpresa, sfogano la loro rabbia sui mansueti frati, che cadono ad uno ad uno, crivellati sotto i colpi dei soldati.
http://www.labachecadabruzzo.it/abruzzo_eventi/categorie-eventi/details/3229.html
http://www.ripateatina.org/?p=238

mercoledì 6 luglio 2011

SAN PANTALEONE A MIGLIANICO


Il comune di Miglianico comprende un territorio che abbraccia il fiume Foro e la Venna. Il paese è sovrastato da un imponente castello che, probabilmente, in epoca normanna costituì un importante presidio militare in difesa del fiume Foro. Miglianico è legata fortemente al culto di San Pantaleone. Lungo il fiume  Foro, in una località imprecisata delle attuali Piane San Pantaleone esisteva una chiesa di San Pantaleone appartenente al monastero di San Tommaso di Paterno sotto il presidio di Caramanico Terme.
In seguito a una scorreria saracena del 1492, che forse provocò la distruzione della chiesa, si nascose la statua di San Pantaleone in una fornace in località Caramanico (sempre in contrada Piane San Pantaleone). La statua fu recuperata poco tempo dopo. Agli inizi del XVI secolo la statua fu poi portata solennemente nella chiesa di San Michele Arcangelo a Miglianico nella quale fu da allora custodita.
Quest'anno il 27 luglio si celebra la festa che ricorda il ritrovamento della statua di San Pantaleone. 
http://www.chiesamiglianico.it/joomla/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=32
A tale culto Gabriele D'Annunzio dedicò una delle sue “Novelle della Pescara” mentre il pittore Francesco Paolo Michetti ne fu profondamente ispirato ne “Il voto”. 



lunedì 4 luglio 2011

VACRUM SINE PORTIS



sabato 9 luglio alle ore 18.00 si ripete l'ormai classico evento di "VACRUM SINE PORTIS" rievocazione medievale delle crociate con la storica rappresentazione del combattimento di San Giorgio contro il "male". "Un viaggio nel tempo per riassaporare atmosfere di epoche lontane e riscoprire la storia e le tradizioni dei piccoli borghi d'Abruzzo." 

sabato 25 giugno 2011

L'INCURSIONE DEI PIRATI SARACENI


Arabi, Saraceni, Mori, Turchi e Barbareschi sono i termini con i quali si nominano, spesso a sproposito, i soldati musulmani che, a partire dal VII secolo, solcarono il mediterraneo in cerca di preda. "La ilaha illa lllah" (Dio è Dio) era l'urlo di battaglia dei Saraceni che già tra l'826 e il 961 terrorizzò tutto il Mediterraneo orientale. I paesi rivieraschi dell’Adriatico aggiunsero alle loro difese delle torri d'avvistamento (una era la Torre Foro sulla foce di Ortona), ma molti borghi marittimi furono abbandonati dalle popolazioni che si rifugiarono in città più grandi o sui monti. Purtroppo molti piccoli paesi in prossimità delle coste furono devastati con la susseguente deportazione degli abitanti in schiavitù.
Nel I566 i Saraceni dalle coste dell’Adriatico si spinsero lungo la vallata del Foro guidati da Pialy Pascià, il quale dopo aver firmato un armistizio con il duca di Calabria (figlio di Ferdinando di Aragona) si era diretto dapprima con scarsi risultati verso le isole Tremiti e poi sulle coste abruzzesi mettendo a ferro e fuoco Ortona e Francavilla.
Da circa quattro secoli a Villamagna il 13 luglio si rinnova la vicenda dei Saraceni che sbarcati furtivamente sulla coste del vicino adriatico, si spinsero lungo la valle del Foro per assediare Villamagna ma vennero fermati da Santa Margherita, patrona del luogo.
Così come, nella prima domenica di agosto, a Tollo, ormai per secolare tradizione, a mezzogiorno in punto, nella piazza Umberto I, che nell’antico passato rappresentava per i tollesi il centro storico della cittadina, viene rievocata la battaglia tra turchi e cristiani per celebrare la festa della Madonna del S.S. Rosario, festa denominata anche “dei Turchi e della Madonna della Vittoria.

martedì 21 giugno 2011

SAN MARTINO SULLA MARRUCINA E LE ECCELLENZE D'ITALIA


Importantissimo riconoscimento internazionale per San Martino sulla Marrucina, che è stato uno dei 6 comuni italiani scelti dall'Istituto Nazionale del Commercio Estero per uno dei seminari che rappresenteranno l'Italia al Vinexpo di Bordeaux, l'appuntamento mondiale piu' importante del settore. Quest'anno è prevista la partecipazione di oltre 2400 espositori provenienti da 47 Paesi. Il ciclo dei seminari serve a promuovere le eccellenze del settore vitivinicolo puntando sulla coesistenza e l'intreccio unico di storia, cultura e tradizione delle cittadine italiane. "Il Vino racconta l'Italia" è la terza edizione di seminari tecnici che accompagna la presenza delle imprese italiane a Bordeaux nel corso degli ultimi sei anni. I 4 temi del ciclo di 16 seminari, guidati da relatori di fama internazionale, saranno:"l’Italia della storia millenaria", "l’Italia patria della musica", "l’Italia memoria storica e luogo delle arti" e "l’Italia dei Comuni e delle Regioni". San Martino sulla Marrucina, scelto dall'ICE e dall'Associazione "Città del vino d'Italia" sarà protagonista del seminario che si terrà domenica 19 dedicato ai"Comuni non Comuni" sulle realtà territoriali che, grazie alla produzione vitivinicola, sono divenute un simbolo di un modello di sviluppo decentrato e diffuso divenuto nel tempo tratto caratteristico del tessuto sociale italiano. Insieme a San Martino sulla Marrucina le altre 5 cittadine protagoniste del seminario saranno: Montefalco(Perugia), Menfi(Agrigento),Cellino San Marco (Brindisi), Mezzolombardo (Trento) e Suvereto (Livorno). “Sei storie italiane emblematiche – afferma Giampaolo Pioli, presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino – per sei vini e sei cantine di eccellenza, e per sei territori che raccontano come attraverso il vino sia stato possibile, nel corso di pochi anni, cambiare radicalmente sia la qualità della vita diffusa sia le prospettive economiche locali, anche attraverso lo sviluppo di un indotto – ristorazione, agriturismo, accoglienza rurale, enoteche, ecc. – che, ruotando attorno al vino, ha prodotto nuove occasioni di lavoro.” Oltre che un grande onore si tratta di una nuova importante vetrina per San Martino sulla Marrucina, il suo territorio e la sua comunità.

lunedì 2 maggio 2011

Maggio: un mese di eventi in Val di Foro

Maggio è un periodo ricco di eventi in Val di Foro. Si inizia con la festa della calcara di Bucchianico la prima di domenica del mese, in ricordo di San Camillo e della sua attenzione nei confronti della natura (http://bucchianico.net/san-camillo-de-lellis/la-calcara-3629). A Pretoro, invece, si ricorda il miracolo di San Domenico, patrono del paese, e il lupo, al quale è dedicato anche un museo (http://cultura.inabruzzo.it/0012709_2-maggio-san-domenico-e-il-lupo-a-pretoro/).
La tradizione cristiana vuole maggio come mese della Madonna: l'8 maggio si svolge a Rapino, la processione delle verginelle, rievocazione dell'apparizione della madonna ad un pastorello http://www.rapino.net/pagina116_la-processione-delle-verginelle.html;
parte da Vacri alle 2:00 invece il pellegrinaggio di 18 km. a piedi in onore della Madonna delle Grazie, immagine conservata nella piccola chiesa di Santa Maria in località "Setteventi" a Francavilla al Mare (http://nuovoadp.blogspot.com/2009/05/si-e-rinnovata-come-ogni-anno-nella.html). Ad Ortona, invece, si celebrerà presso la bellissima chiesa di San Tommaso, la "festa del Perdono".
Da domenica 15 maggio al 21 maggio si rnnova invece la rievocazione storica dei "Banderesi", tradizione che ricorda l'assedio del borgo di Bucchianico da parte della città di Chieti e la sua successiva liberazione per intercessione di Sant'Urbano.

Il 29 maggio si rinnova l'ormai tradizionale evento delle Cantine Aperte: enoturisti ed appassionati si concedono una giornata di relax alla scoperta del territorio delle colline teatine, visitando vigneti e aziende e degustando vini classici abruzzesi, scoprendo le nuove denominazioni e sorprendendosi con originali blend, accompagnati alle specialità gastronomiche locali (http://www.movimentoturismovino.it/).

mercoledì 13 aprile 2011

Pasqua in Val di Foro


La Pasqua tradizionalmente significa gioia di stare insieme e di trascorrere al meglio le calde giornate primaverili lasciandosi alle spalle il rigido inverno appena trascorso.

La vallata del fiume Foro è una delle poche zone in Italia dove è possibile vivere pienamente quest’ incantevole periodo: si possono sfruttare ancora le piste innevate della Majelletta, passeggiando attraverso i tanti sentieri del parco Nazionale della Majella e in circa mezz'ora di tempo, trascorrere piacevoli momenti in spiaggia;

si possono visitare le tante manifatture artistiche caratteristiche del legno, del ferro, del rame e della ceramica, percorrendo antiche chiese e arcaici luoghi di culto, attraversando piccoli centri storici o le campagne ricche di vigneti e uliveti; si può correre lungo alcune aree del fiume Foro ancora intatte oppure accomodarsi agiatamente nei ristoranti tipici e negli agriturismi della zona o ancora decidere di fare una breve visita e degustare i vini tipici nelle numerose cantine della vallata.

E per chi vuole più che un weekend, è possibile sostare in hotel, agriturismo o bed & breakfast per vedere tutte queste cose insieme. Ci si può informare attraverso i siti istituzionali dei paesi di Francavilla al Mare, Ortona, Miglianico, Ripa Teatina, Villamagna, Ari, Vacri, Casacanditella, Bucchianico, Fara. F. Petri, Pretoro, Rapino e Guardiagrele oppure cercare sui motori di ricerca "val di foro" o "fiume Foro" per poter scoprire che questa vallata ha veramente tanto da offrire

mercoledì 30 marzo 2011


Domenica 3 aprile il Comitato Fiume Foro organizzerà la
1a passeggiata di primavera
il primo di una serie di appuntamenti ecologici che quest’anno saranno coordinati lungo tutto il percorso del fiume Foro, dalla foce di Francavilla/Ortona, fino alle sorgenti di Pretoro; una camminata in libertà che ci aiuterà a rivalutare, riscoprire e migliorare il nostro territorio.

Intervenite numerosi alle ore 9.00 presso località San Vincenzo (Vacri) per arrivare fino alla chiesetta di San Camillo alla Calcara di Bucchianico; equipaggiatevi di scarpe comode e pranzo al sacco: passeremo insieme ore spensierate, con sorpresa finale.

in caso di cattivo tempo, la passeggiata sarà rinviata a data da destinarsi