Circa una decina di anni fa, un rapporto INEA focalizzava l'attenzione su tre importanti fattori di crisi in Abruzzo, strettamente collegati fra loro:
1) la perdita graduale della biodiversità, dovuta soprattutto a politiche di sviluppo incentrate sulla coltivazione intensiva di vite e olivo a discapito delle specie considerate "minori".
1) la perdita graduale della biodiversità, dovuta soprattutto a politiche di sviluppo incentrate sulla coltivazione intensiva di vite e olivo a discapito delle specie considerate "minori".
2)la dispersione di sostanze tossiche, dovuta maggiormente alle concimazioni e ai selvaggi trattamenti fitosanitari.
3)l'inquinamento delle acque e conseguente mancanza di risorse idriche, dovuto alla dispersione di sostanze tossiche e agli insediamenti industriali.
Queste variabili importanti dovrebbero aver già da tempo fatto riflettere i nostri governanti che, alla luce di quanto emerso negli ultimi 10 anni, avrebbero già dovuto, non dico risolvere, ma quanto meno pensare a produrre leggi adeguate a estinguere gradualmente questi problemi. Eppure stiamo ancora qui a parlare di Foro inquinato, di mancanza di canalizzazioni adeguate, di vigne lungo il fiume con conseguente ammuffimento e trattamento fitosanitario, di estirpamento per andare incontro alla moda del momento e ai contributi della regione.
Per cominciare a sciogliere queste incognite legate al nostro territorio bisognerebbe invece partire dal basso: instaurare nella società, a partire dai più piccoli, il concetto di biodiversità, di tutela dell'ambiente, di salvaguardia delle nostre tradizioni culinarie. Invito pertanto tutti i lettori del blog a riscoprire i sapori antichi delle mele piane, dei pomodori a "pera", delle erbe spontanee (cicoria, "cascigne", ortica, papavero, "rampalupine" ...), a coltivare nel proprio orto specie autoctone, a rigenerare vecchi cloni con l'aiuto dei vivai presenti lungo la vallata, così da riportare quell'equilibrio che, seppure ormai dissestato, può essere gradatamente ripristinato grazie alle nostre robuste fondamenta.
A tal proposito vi invito a partecipare al festival della Biodiversità Agricola, in programma oggi 27 marzo e domani 28 marzo a Caramanico terme; ecco la locandina:
2 commenti:
Brava Erika, continua così
Excellent Job Erika..
Keep up the great work....
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